Biografia

Biografia

Franco Messina nasce a Cavarzere (Venezia) nel 1946, da madre veneta e padre siciliano.
Frequenta gli istituti d’Arte di Venezia, Siracusa e Firenze, ove si abilita ai corsi di magistero, per poi seguire a Salisburgo i corsi all’Accademia di Oskar Kokoschka. Si iscrive dunque all’Università di Firenze in Lettere e Filosofia, con indirizzo storico-artistico.

Del suo lavoro si sono interessati critici, scrittori e artisti di chiara fama, tra i quali Tommaso Paloscia, Enzo Carli, Raffaele De Grada, Renzo Grazzini, Dante Maffia, Carmelo Mezzasalma, Gianni Diecidue, Renato Federici, Mario Bucci, Franco Solmi, Dino Carlesi, Vincenzo Consolo, Pier Francesco Listri, Vittorio Sgarbi e Laura Vinca Masini.

Sue opere si trovano presso numerose e prestigiose gallerie, sia pubbliche che private. Nel corso della propria carriera ha tenuto un centinaio di mostre personali ed è stato invitato a molteplici mostre di gruppo di valore nazionale. È stato inoltre scelto nella rassegna nazionale “Accadde in Toscana”, bilancio degli artisti che sono stati protagonisti nell’ultimo quarantennio in Toscana, oltre ad aver disegnato prime di coperta e illustrato diversi libri di scrittori e poeti italiani e stranieri. Ha inoltre collaborato a lungo con l’Università della Età Libera, svolgendo corsi monografici sulle tecniche pittoriche antiche. Numerose le collaborazioni con CNA e CNR, svolgendo corsi professionali e cicli monografici sulle tecniche dell’affresco e della calce aerea per i post laurea in Architettura.

Il 1967 è l’anno della sua prima personale, alle Terme di Firenze. Dopo varie mostre nel capoluogo toscano, nel ‘72 espone alla Galleria d’Arte Contemporanea di Viareggio, al Palazzo Pretorio di Prato e, a Firenze, nella Basilica di S. Croce e nella Galleria di Ponte Vecchio. Nello stesso anno viene insignito del Fiorino d’Oro dalla Città di Firenze per le mostre “Omaggio a Padre M. Kolbe” e “Omaggio a Mahatma Gandhi”. Nel ‘74 espone nella Basilica di S. Lorenzo e alla Galleria Alinari a Firenze, oltre che a Palazzo Casali a Cortona; nello stesso anno viene invitato da Carlo Levi alla Mostra Nazionale “XXX della fine della guerra in Europa” a Palazzo Medici-Riccardi, Firenze. Le sue opere arrivano fino in Giappone, esposte a Tokyo e Osaka dalla Galleria 2000. Nel ‘76 è in mostra alla Galleria Internazionale di Firenze, mentre l’anno successivo viene invitato alla Biennale del Muro Dipinto di Dozza (BO), dove realizza un affresco su un muro pubblico, opera per la quale viene insignito con la Medaglia d’Oro della Regione Tosco-Emiliana.

Nel 1979 diviene titolare della cattedra di Discipline Pittoriche ed Educazione Visiva presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze, ruolo che ricoprirà fino al 2011. Gli anni ottanta lo vedono ancora molto attivo: le sue opere sono in mostra a Viterbo nella Basilica di S. Maria della Quercia e nel chiostro Bramantesco, a Perugia nel Palazzo dei Priori, a Marzabotto per la collettiva “Voglia di Pace”, oltre che a Pisa, S. Giovanni Valdarno, Todi, Ascoli Piceno, Avellino e Trapani. Nel 1983 è a Parigi per la rassegna “La danza nell’Arte”, mentre nel ‘90 espone a Palermo con la personale “Controluce”. Nel 1992 viene invitato all’Accademia delle Arti di Atene e a Delfi, alla Biennale Internazionale di Dozza e di Barcellona, a quella della Grafica nella Basilica di S. Lorenzo a Firenze, e poi ancora a Los Angeles, al festival Neorealistico di Avellino, al Trentennale della Resistenza e della Liberazione, alla Mostra itinerante della fine della guerra in Europa, alla casa di Masaccio ad Arezzo e all’Esposizione Internazionale Artisti Contemporanei di Firenze.

Nel 2000 è a S. Giovanni Valdarno, insieme ad Enzo Faraoni e Silvio Loffredo, nella mostra “Tre Maestri per Masaccio”; l’anno seguente presenta a Palermo ed Atene le illustrazioni per il libro Il grande esodo di Kostas Valetas. Torna a Firenze nel 2004 con “Coscienza Popolare a Firenze”, insieme a Loffredo e a Suzanne Newell, al Palagio di Parte Guelfa, mentre nel 2010 le sue opere sono alla Misericordia di Empoli. Torna ad esporre nel 2024 con l’antologica “La Luce nel Segno”, che propone alcuni dei suoi quadri più noti assieme ad opere inedite.